Caterina Ceraudo, classe 1987 è dal 2013 alla guida della cucina di Dattilo, sito all’interno dell’azienda agricola Ceraudo, di proprietà della famiglia dal 1973. La grande passione di Caterina per la cucina, si concretizza nel 2006 al ritorno dalle vacanze scolastiche, quando da Dattilo inizia ad occuparsi della carta vini, prestando inoltre servizio in sala, sempre attenta e sorridente. Un esercizio grazie al quale impara a conoscere i gusti del cliente e con cui inizia ad interagire, proponendo anche i vini dell’azienda del padre. Nel 2011 si laurea in enologia presso l’Università degli studi di Pisa. Grazie al suo background nel mondo vinicolo è in grado di studiare perfetti abbinamenti con i vini dell'azienda di famiglia, fondata dal pioniere del bio in Calabria, papà Roberto. Spesso gli stessi vini sono l’ingrediente perfetto per arrivare all’equilibro nella composizione del piatto.
Caterina è una ragazza silenziosa, con una volontà di ferro: nel 2012, prima di indossare definitivamente la giacca da cuoca, frequenta la scuola Accademia Niko Romito a Castel di Sangro in Abruzzo. È da Niko che impara il rispetto per il cibo e per la sua naturale provenienza, dalla nascita e crescita di ogni ingrediente fino alla sua trasformazione nel piatto. Una cucina di pochi elementi quella di Caterina che esalta i sapori semplici, equilibrata e leggera, con tecniche di cottura che mantengono inalterate le proprietà della materia prima, dall’antipasto al dolce. Una cucina tradizionale, ma al passo coi tempi, dove sperimentazione di consistenze, temperature e abbinamenti, legano perfettamente con ingredienti e ricette tipici.
Una cucina che in Calabria potrebbe essere considerata controcorrente, ma non è certo il coraggio che manca a Caterina che da poco è divenuta anche mamma di Alice, alternandosi così, tra i fornelli e la vita professionale, con un costante impegno verso la qualità e la ricerca dei sapori della Calabria più vera ed autentica.
È Donna chef dell'anno per ben due volte, la prima nel 2016 secondo Identità Golose, la seconda nel 2017, per la guida Michelin. Il ristorante Dattilo al suo arrivo in cucina, vantava già una stella Michelin e questo l’ha spronata ogni giorno a mantenere quel riconoscimento, cercando di far emergere il suo pensiero e la sua personalità. Il suo menu si compone di piatti immediati, eleganti e di apparente semplicità. Tecnica e tanta passione, allineate all’obiettivo di mostrare un territorio aspro del sud in chiave moderna, senza mai essere estrema.
Tra i suoi piatti gli antipasti, Pomodoro, mela e cagliata di bufala oppure Triglia, pane e arance. Come primi piatti doveroso menzionare lo Spaghettone freddo al pomodoro e frutti di mare o il Raviolo bianco con ricotta di pecora e ginepro. Tra i secondi invece troviamo Spigola e limone o Pollo, patate e rosmarino e ancora la Sogliola e tzatziki fino alle dolcezze come la Merendella, mandorle e pepe bianco o Vino e olio e cioccolato.
Caterina lavora con molti produttori e con una filiera corta per raccontare con ogni piatto una storia importante. Dando spazio a tutte le produzioni artigianali che con Dattilo hanno in comune il rispetto della materia prima e una attenzione al biologico. Per garantire il massimo controllo ma soprattutto per offrire l'eccellenza ai suoi ospiti.
Tutto è pensato e ricercato, dagli ingredienti ai mobili, agli spazi. Una casa che è un ristorante, un orto, un uliveto, una cantina. Un borgo autentico dove perdersi per ritrovarsi in famiglia.