Il “fresco d’anguria” profuma di Sicilia - il racconto di Girolamo Orlando per il contest

Pubblichiamo uno dei racconti pervenuti per il contest gastroletterario "Il profumo dei ricordi".
A questo link la ricetta del racconto 

 

 

Ci si nutre sempre di bei momenti ed è per questo che siamo costantemente alla ricerca di qualcosa per mantenerli sempre in vita, come tutte le cose che per noi sono preziose. Il “Fresco d’anguria” nasce da un mio ricordo d’infanzia, riaffiorato circa due anni fa, quello delle giornate siciliane, passate al mare con la mia famiglia a Mondello, sotto il sole cocente. Allora, non poteva mancare l’anguria che usualmente veniva legata ad una cordicella ancorata ad un paletto fissato nella sabbia, non molto lontano dalla riva, per permetterne il suo posizionamento in acqua e mantenerla così in fresco durante la giornata.
Una prima porzione veniva consumata dopo il pranzo mentre l’altra era destinata a noi bambini, nel pomeriggio. Arrivata l’ora, mia mamma chiamava me, i miei fratelli e i mie cuginetti, mentre eravamo intenti a cavalcare le onde, per offrirci la merenda pomeridiana. Schizzavamo come pesciolini fuori dall’acqua e afferravamo la nostra fetta senza avere nessuna premura di asciugarci.
Al primo morso, il dolce sapore dell’anguria si mescolava alla salsedine del viso, creando così un sapore che in altro luogo e altra occasione non si sarebbe mai potuto gustare. Un ricordo questo, per me essenziale, che ho voluto immortalare con la realizzazione del “Fresco D’Anguria”.
Si presenta come un semplice ghiacciolo estivo ma ad impreziosirlo tra i suoi ingredienti troviamo la fragranza dell’infuso di fiori di ficodindia e gelsomino, il succo di limone siciliano femminello primofiore, il sale di Mothia e l’immancabile polpa d’anguria.
 Il “Fresco D”Anguria” rappresenta un ricordo per me importante. Ha un profumo rievocativo dal gusto che mi riporta indietro, ai tempi della spensieratezza, e che mi permette di avere un po’ sempre con me, ovunque io sia, la mia terra e la mia famiglia.