Dalla storica pizzeria Gorizia, una collaborazione d'eccellenza per creare una pizza a bassissimo contenuto calorico.
“Sogno o son desto?” Questa la domanda che viene spontaneo formulare venendo a conoscenza della nuova ricetta a basso impatto calorico della pizza. La pizza, infatti, è un alimento che compone e definisce l’alimentazione italiana e napoletana. Vivere e soprattutto mangiare a Napoli significa nutrirsi di pizza almeno una volta alla settimana. Eva è il nome della pizza “light”: l’alimento del futuro.
Ricetta simbolo della corretta alimentazione, la pizza Eva è un’idea della prof.ssa Annamaria Colao, titolare della cattedra Unesco istituita nell’Università Federico II, e della nutrizionista Francesca Marino, giornalista e affiliata alla cattedra, con la collaborazione dello scrittore e gastronomo Luciano Pignataro. La realizzazione della ricetta, invece, è di Salvatore Grasso, patron della pizzeria storica Gorizia 1916. Con la collaborazione d’eccellenza dello chef Giuseppe Daddio, fondatore della scuola Dolce e Salato. 
È una ricetta, è stato rilevato nel corso della presentazione, “che parte dal gusto antico della ‘Margherita’, ma che tende al futuro e tiene conto delle esigenze e dei progressi scientifici in campo di nutrizione applicata alla gastronomia, con l’obiettivo non solo di ridurre l’apporto calorico in maniera significativa, ma anche quello di apportare dei benefici salutistici immediati al suo consumo”. Ansa riporta che l’impasto di questa pizza rivoluzionaria è un blend di farine con una percentuale prevalente di farina semintegrale, ricca di micronutrienti, vitamine e minerali.
La pizza Eva, presentata su piatti di Vietri, è il connubio perfetto tra gusto e salute.
foto da fb di Annamaria Carbone
Napoli, nasce la pizza “Eva”: stesso gusto della pizza classica, ma pochissime calorie