La "Pomodorosa" di Davide Civitiello vince il contest #pizzaUnesco. 1,2 milioni le firme raccolte
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Pubblicato il 29 Set 2016
E’ Davide Civitiello, ideatore – assieme agli executive chef Antonio Sorrentino ed Enzo de Angelis – della pizza “Pomodorosa“, il vincitore del contest #pizzaUnesco promosso dal sito Mysocialrecipe, il primo portale che registra e certifica le ricette d’autore e quelle tradizionali rivisitate in modo personale da cuochi o appassionati, ideato dalla biologa-nutrizionista Francesca Marino.
La giuria internazionale, presieduta dal giornalista Tommaso Esposito, ha raggiunto il verdetto all’unanimità, al termine della sfida tra i dieci finalisti che si è svolta ieri mattina all’interno del molino Caputo. Si è tenuto conto dell’originalità del prodotto e dell’attinenza degli ingredienti utilizzati al territorio: Civitiello ha proposto una pizza farcita con quattro tipi diversi di pomodori, ovvero il pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, il pomodorino datterino giallo, il pomodorino di Corbara e il pomodoro antico di Napoli.
La giuria internazionale, presieduta dal giornalista Tommaso Esposito, ha raggiunto il verdetto all’unanimità, al termine della sfida tra i dieci finalisti che si è svolta ieri mattina all’interno del molino Caputo. Si è tenuto conto dell’originalità del prodotto e dell’attinenza degli ingredienti utilizzati al territorio: Civitiello ha proposto una pizza farcita con quattro tipi diversi di pomodori, ovvero il pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, il pomodorino datterino giallo, il pomodorino di Corbara e il pomodoro antico di Napoli.
Questa la motivazione della giuria: “È riuscito a dimostrare come ingredienti classici (che più classici non si può!) utilizzati in modo creativo possano fare la differenza. Cosicché passato e futuro si sposano in maniera ottimale per un piatto identitario contemporaneo e per questo rappresentativo di Pizza Unesco”.
“Una pizza dal sapore indescrivibile: 4 gusti, 4 pomodori, 4 colori, ma soprattutto tanto ma tanto del mio territorio campano – spiega Civitiello, maestro pizzaiolo già Campione del Mondo STG e punta di diamante del team Rossopomodoro con il Lab. di via Partenope a Napoli -. La si può fare rotonda ma anche ovale, in modo da presentare i suoi ingredienti in maniera più uniforme e servirla su un piatto o un tagliere di legno. E’ una pizza che dice tanto alla nostra vista, al nostro naso, ma soprattutto al nostro palato. Non vi resta che provarla!”
La Pomodorosa è nel menù delle pizzerie Rossopomodoro da febbraio 2015 e macina successi tra gli avventori di tutti i punti vendita che continuano a richiederla, entusiasti. In un’unica soluzione i più golosi possono assaggiare la classica Margherita (con gli Antichi Pomodori di Napoli, presidio Slow Food), la Margherita gialla (con la salsa di pomodorini gialli che quest’anno sono diventati un vero e proprio must), la Marinara (realizzata invece col pomodorino del Piennolo presidio Slowfood e l’origano) e la Bagnolese (farcita con pomodorino di Corbara e pecorino bagnolese da cui deriva il nome).
La premiazione è avvenuta ieri sera a Palazzo Caracciolo alla presenza di Tony May, per 50 anni guru e ambasciatore della ristorazione italiana a New York.
Nel corso della serata è stato raggiunto inoltre un importante traguardo circa la candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell’Umanità: grazie alla firma dell’italo-americano May e alle altre raccolte nel corso di un mese di attività da parte di Mysocialrecipe, si è arrivati a quota un milione 200mila.
Di seguito le pizze degli altri 9 pizzaioli arrivati in finale:
– Mauro Autolitano – Pizza Tiziano;
– Maria Cacialli – A Carrettiera;
– Vincenzo Esposito – Un Bacio a Furore;
– Gaetano Giglio – Amatrici aMia;
– Vincenzo Lettieri – Tripudio ;
– Carmine Paduano – Pizza Sorpresa;
– Pasqualino Rossi – Vivadella;
– Bernardo Sollo – Vivi il Sud;
– Giuseppe Vaccaro – Terra Mia
Tantissime gli ospiti che hanno partecipato all’evento, tra i quali: il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, gli assessori regionali Corrado Matera (Turismo) e Chiara Marciani (Formazione), i critici enogastronomici Allan Bay e Luigi Cremona, la giornalista dell’Espresso Eleonora Cozzella, lo scultore Lello Esposito, la direttrice di Marco Polo, il direttore del Consorzio della Mozzarella Piermaria Saccani e quello del Museo della Dieta Mediterranea Valerio Calabrese.
Ad allietare la serata i ragazzi dell’Associazione Nartea e le performance di Diego Moreno che ha proposto il suo tango scugnizzo sulle note di “Tu sì ‘na cosa grande” e “Maruzzella”.
Ad allietare la serata i ragazzi dell’Associazione Nartea e le performance di Diego Moreno che ha proposto il suo tango scugnizzo sulle note di “Tu sì ‘na cosa grande” e “Maruzzella”.
Apprezzati gli interventi di quanti hanno creduto nella manifestazione: Francesco Franzese di Icab – La Fiammante, Gianni Tognoni di Olitalia, Antimo Caputo del Molino Caputo, ed i partner S.Pellegrino, Casolaro, Event Planet, Fisar, Horeca Service, Inpact, KBirr, il maestro pasticciere Alfonso Pepe, il Consorzio della mozzarella di bufala campana e il consorzio vini Sannio, Salvatore Martusciello e scugnizzo Napoletano.